Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù (Gv 2,1-11)
Strabiliante l’inizio dei segni di Gesù! In una casa, non in un tempio. In una festa di nozze, festa di tutti, non in un incontro esclusivo, privato, per pochi eletti.
Dio non è nella rigidità, non è nel trattenersi. Dio è nella gioia, nello sbilanciarsi di quelli che cantano e danzano e fanno festa. Dio è nel segno del vino che dà ebbrezza.
“Non hanno più vino”, riferisce Maria al figlio Gesù nel bel mezzo della festa. La vita, infatti, con le sue prove e le sue pesantezze, consuma perfino le scorte di speranza, raffredda gli animi, spegne gli entusiasmi.
Che fortuna per noi, ogni domenica, poter attingere al banchetto dell’Eucaristia il vino nuovo del Vangelo, quello che ci permette di rientrare nella vita non con la faccia degli stanchi e dei delusi, ma con il volto di chi ha incontrato il Dio della festa!