Come un’onda colorata, centinaia di bambini, ragazzi e adulti (compreso un bel gruppo dalla nostra Unità Pastorale) insieme con il vescovo Adriano, domenica 10 febbraio u.s., hanno camminato e cantato, lungo il Corso del Popolo a Chioggia, per la Marcia della Pace che ha avuto come slogan: “D(i)ritti alla Pace”, nel 70° anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Durante la Marcia ci sono state tre “soste” nelle quali tre gruppi di ragazzi delle diverse comunità della diocesi hanno richiamato l’attenzione di tutti, con canti, dialoghi e scenette, su un articolo a scelta tra quelli della dichiarazione dei diritti umani. Una volta entrati in Cattedrale, dopo aver portato all’altare il frutto della raccolta alimentare organizzata per l’occasione a sostegno dell’Emporio della solidarietà della Caritas diocesana, è arrivato il momento più atteso: don Luigi Ciotti, presente sin dall’inizio alla Marcia, prete di strada e fondatore del gruppo Abele e di Libera (associazioni contro la mafia) è salito all’ambone e ci ha offerto la sua testimonianza. Una testimonianza vibrante che ha inchiodato ai banchi tutti i presenti: “Pace significa dire dignità, libertà, giustizia sociale, diritto di ciascuno ad esistere”. Don Luigi ci colpisce nella nostra tranquillità e ci sprona a fare tutto ciò che possiamo e ci compete per migliorare la nostra realtà; ci costringe ad un esame di coscienza e ci avverte che è sempre in agguato il rischio di sentirsi comodamente dalla parte giusta: “La parte giusta – dice – non è un luogo dove stare, ma un orizzonte da raggiungere e dobbiamo camminarci insieme!”. La Marcia termina con la premiazione dello striscione più originale (quello della nostra Unità Pastorale!) e del gruppo più numeroso. Le ultime parole di don Ciotti ci accompagnano: “Questa sera pregherò il Signore che dia a tutti una bella pedata, la “dolce pedata” di Dio perché ci scuota sempre più a saldare la terra con il cielo”.