«Beati voi, poveri: vostro è il regno di Dio. Ma guai a voi ricchi» (Lc 6,20-26)
I discepoli, che Gesù chiama a seguirlo dalle rive del lago di Gennesaret, han lasciato tutto. Sono diventati poveri per scelta, accogliendo la proposta di uomo fatta loro da Gesù.
Sul pianoro, su cui si era data appuntamento una folla sterminata, Gesù si rivolge proprio a quei “poveri”, che sono i suoi discepoli, e li dichiara “beati”. La scelta di lasciare tutto e di diventare poveri per Gesù non è una condizione eroica di qualcuno, ma la caratteristica di ogni discepolo. Povero non è chi si riduce in miseria, ma chi dà giusto valore ai beni di questo mondo e non li trattiene egoisticamente per sé; sa che quei beni non gli appartengono e impara ad amministrarli per conto del Padre che guarda ad ogni uomo come ad un figlio.
Che grande cosa c’insegna il Vangelo! Io ho dei beni di cui gli altri hanno bisogno e gli altri hanno dei beni di cui io ho bisogno: quando accetto questo scambio di beni, realizzo l’amore vero e divento beato.