Il tempo liturgico di Pasqua

È il tempo della gioia e della speranza: 50 giorni, dalla Domenica di Risurrezione alla domenica di Pentecoste, che si celebrano nella gioia come un solo giorno di festa, anzi come “la grande domenica”, e in cui il canto dell’alleluia risuona con gioia e insistenza poiché il Signore è veramente risorto. “Quell’annuncio – ha ricordato il Papa Francesco – che dai primi tempi dei cristiani andava di bocca in bocca; era il saluto: il Signore è risorto. E le donne, che sono andate per ungere in corpo del Signore, si sono trovate davanti ad una sorpresa. Gli annunci di Dio sono sempre sorprese, perché il nostro Dio è il Dio delle sorprese. È così fin dall’inizio della storia della salvezza, dal nostro padre Abramo, Dio ti sorprende: “Ma, vai, vai, lascia, vattene dalla tua terra e va”. E sempre c’è una sorpresa dietro l’altra. Dio non sa fare un annuncio senza sorprenderci. E la sorpresa è ciò che ti commuove il cuore, che ti tocca proprio lì, dove tu non lo aspetti. Per dirlo un po’ con il linguaggio dei giovani: la sorpresa è un colpo basso; tu non te lo aspetti. E Lui va e ti commuove”.