“Allora entrò nel sepolcro anche l’altro discepolo… e vide e credette” (Gv 20,1-9)
Proprio non se l’aspettavano. Prima le donne e poi i due discepoli, che corrono verso il sepolcro, non immaginavano, il mattino di Pasqua, di non trovare più il corpo di Gesù lì dove era stato deposto il giorno della morte.
Gesù l’aveva detto più volte che sarebbe risorto… ma è come se la memoria dei discepoli non avesse voluto registrare quelle parole di Gesù: un incredibile “vuoto di memoria”.
Ma il Vangelo racconta che i discepoli, entrando uno alla volta nel sepolcro e costatando che il corpo di Gesù effettivamente non c’era più, scoprono che quello spazio così vuoto e silenzioso nasconde in realtà una parola, un fatto, che tutto lo riempie. Solo gli occhi della fede possono vedere e disporsi a comprendere che Gesù è risorto, veramente!
Quel mattino, al sepolcro, sembrava tutto finito… e invece tutto era appena iniziato.