E’ un pane abbondante, Gesù,
quello che doni alla folla,
affamata della tua parola,
al punto da non pensare
alle provviste quotidiane.
Dodici ceste di avanzi testimoniano
che tutti hanno mangiato a sazietà.
E’ un pane gratuito, Gesù,
quello che viene offerto alla folla,
un pane che non si compra
perché è il segno dell’amore di Dio,
che ha compassione del suo popolo
e viene incontro alle sue necessità.
E’ un pane destinato ai poveri, Gesù,
a quelli che non hanno denaro,
che non contano su se stessi,
sulle proprie risorse,
sulle proprie capacità,
e invece confidano
nella bontà e nella misericordia di Dio.
Ma soprattutto, Gesù,
quel pane è solo un segno
che rimanda a te,
che sei il Pane della vita,
Pane spezzato per la vita del mondo,
Sangue versato per salvare
e rigenerare ogni uomo e ogni donna.
Sì, Gesù, di domenica in domenica
tu continui a nutrire la tua Chiesa,
tu le regali come cibo il tuo Corpo,
che la sostiene nel suo pellegrinaggio,
tu la disseti con il tuo Sangue
perché affronti i deserti della storia.