“Una sola è la cosa di cui c’è bisogno” (Lc 10,42a)
Dall’ascolto della Parola al servizio della vita: questo è l’itinerario che percorrono le due sorelle di Betania, sorelle a ogni credente. Li sentiamo dentro di noi questi due modi di essere discepoli: l’ascolto di Maria, il servizio di Marta.
In quella casa Gesù era conosciuto, era l’amico atteso e desiderato: nella casa di Marta e Maria andava a “rinfrancare il cuore”, secondo la bella espressione usata da Abramo con i tre visitatori (Gen. 18,5).
Maria conosce bene Gesù, lo ha già sentito parlare. Eppure sa ancora ascoltarlo stupefatta, sa incantarsi ancora, come fosse la prima volta. Forse l’errore di Marta è di immaginare di sapere già ciò che Gesù avrebbe potuto dire. Tutti conosciamo il miracolo della prima volta; poi ci si abitua.
Ebbene, l’eternità è proprio non abituarsi: il miracolo della prima volta che si ripete sempre, il miracolo di Maria di Betania che conosce Gesù e le sue parole, ma siede ancora una volta ai suoi piedi a bere le sue parole, i suoi silenzi, i suoi occhi.