Padre Cesare, monaco-eremita di città, così si è espresso ai fedeli domenica scorsa 11 agosto durante le Messe celebrate a Madonna di Lourdes:
La convalescenza del parroco don Pierangelo ci ha aiutati a riflettere insieme io e lui e io e alcuni fedeli delle nostre comunità dell’Unità Pastorale di San Martino- Madonna di Lourdes. Occasionalmente e con semplicità mentre tanti di voi, parrocchiani e non, mi chiedevano notizie sullo stato della sua salute, comune era la litania: “Adesso il Vescovo deve mandarci qualcuno che aiuti don Piero”.
E io ad ascoltare pazientemente con la mansuetudine del mio Santo Padre Benedetto e poi a dire con la semplicità e la fermezza dell’altro mio Padre San Francesco:
“Povero Vescovo Adriano con 50 preti diocesani dei quali solo 30 in piena attività… chi volete che ci mandi? Ci manderà il prete che vocazionalmente deve ancora nascere, perché attualmente il Seminario è vuoto”.
Proviamo invece con le nostre risorse a rimboccarci tutti le maniche e vedere cosa ciascuno può fare. In questi mesi, davvero, è accaduto “il miracolo” della corresponsabilità e della partecipazione dei laici: l’Estate Ragazzi con animatori adulti e giovani è stata speciale; i soggiorni dei ragazzi nella nostra Casa alpina di Lorenzago di Cadore, gestita in toto dai nostri bravi adulti collaboratori e da catechisti e animatori al seguito dei ragazzi, sono stati splendidi; il foglietto parrocchiale è sempre uscito tutte le settimane, con la raccolta delle notizie facente capo a me e poi preparato in bella grafica dai nostri “informatici”; il coordinamento con tanta fatica di preti volontari per la celebrazione delle Messe, trovati pazientemente da don Giovanni o celebrate da lui, è andato filato; i funerali e i battesimi condivisi con don Angelo Busetto, don Giovanni e con buona dose a me; le nostre chiese aperte e con le pulizie sempre ben fatte… villeggianti felici e compiacenti per le tante belle iniziative spirituali e culturali… e avanti.
E don Pierangelo sereno nel vedere – dal balcone o scendendo brevemente – il procedere di tutto. Emergenza ben gestita, ma (qui viene il bello!) tra un po’ arriva l’ordinario parrocchiale con il tempo che chiamiamo “invernale”. Il tutto nostro!
Questo bel miracolo svanirà? Sarà stata tutta emotività o sentimento del momento verso il nostro buonissimo e speciale parroco?
A detta di tutti… e i monaci non possono non dire se non la verità! Continueremo a metterci in gioco vivendo con gioia e non con lamentela la nostra fede e il nostro amore a Gesù tutti insieme e don Pierangelo con il suo ministero “parrocchiale” ed io con il mio “monastico” di suo collaboratore?
E qui ecco forte il problema delle Messe. “Guai toccare le Messe!”.
Possiamo noi preti essere distributori automatici di Messe a piacimento, Messe talvolta non della Comunità… ma della “comodità”?.
Abbiamo deciso allora di dare un po’ di respiro anche a noi e al nostro ministero prendendo queste decisioni, condivise con i nostri Superiori, fatte non a cuor leggero ma sapientemente anche dopo averci pregato sopra.
La Messa feriale a San Martino diventerà unica (prima erano due) e sarà celebrata alla sera alle 18.30, anche il mercoledì quando celebreremo (solo il mercoledì) anche a Madonna di Lourdes la Messa “delle Anime” al mattino alle ore 8.30.
La scelta dell’orario serale è per favorire chi lavora e anche il trovarsi di parenti che ricordano ricorrenze dei loro cari defunti facendo celebrare l’Eucaristia.
Siamo fortunati ad avere ancora qualche possibilità di Messa feriale mattutina “a poca distanza”: Spirito Santo, Navicella, Cattedrale, Salesiani, S. Andrea… le Comunità delle Suore… e basterà mettere in moto il cuore, i piedi, la bici o l’auto. Per chi è ammalato o anziano basterà il tocco di un dito per accendere la tivù in orario buono.
Di domenica daremo respiro e un po’ di fantasia al nostro ministero: don Pierangelo favorendo qualche uscita “serena e senza orologio” con i ragazzi dell’Iniziazione cristiana, o l’incontro con qualche testimone nei luoghi dove vive, o lo stare in dialogo con i fidanzati preparando i documenti per il sacramento del Matrimonio, o visitando con i ragazzi fratelli malati o anziani… o personalmente qualche casa piena di dolore… e io (alternandoci nella celebrazione dell’unica Eucaristia festiva serale) vivendo il mio proprium monastico di spezzare la Parola per qualche gruppo che mi chiede questo servizio nel fine mattina o pomeriggio all’interno di un ritiro spirituale, o un’esperienza di preghiera individuale o di coppia anche in chiave di discernimento vocazionale.
Pertanto, celebreremo l’Eucaristia festiva del sabato sera in tutte e due le Comunità (ore 17 a Madonna di Lourdes e ore 18.30 a San Martino) e la domenica alle 10.00 a Madonna di Lourdes, sospendendo la celebrazione “di comodità” e mancante di tutto il resto delle ore 17 e a San Martino alle ore 9.00, 10.30 e 18.30.
Conserveremo a San Martino il momento pomeridiano dell’Adorazione Eucaristica e del Vespro sentendolo come un “riposo” dello spirito e talvolta anche del corpo.
L’estate avrà il suo capitolo a parte che ben conoscete.
Sia il vostro cuore accogliente e so già che lo è; bussiamo insieme al Cuore del Signore chiedendo il dono di nuove vocazioni e facciamo la nostra parte per favorirle e pregate anche per i vostri preti, per la loro santità e anche per la loro salute.
Grazie di avermi ascoltato pazientemente con tanti cenni del vostro capo, accondiscendenti, e qualche sorriso benevolo e incoraggiante.