la Preghiera – domenica 24 novembre 2019

Quell’uomo – per noi buon ladrone – sapeva di aver commesso tanti errori e di aver meritato la condanna degli uomini.
Quell’uomo avvertiva di aver rovinato la sua esistenza, che ora stava per terminare nel modo più terribile e vergognoso, sotto gli occhi di tutti.
Quell’uomo, Gesù, non può fare a meno di constatare l’odio che ti circonda: il tanto silenzio colpevole di chi sta a guardare, la derisione dei capi, le beffe e il rancore dei soldati e addirittura gli insulti di un altro appeso anch’esso ad una croce che sta andando incontro alla fine.
Eppure quell’uomo intuisce che non sei un falso, uno dei tanti ciarlatani e che le sofferenze che stai affrontando rivelano un amore più forte, più tenace di qualsiasi cattiveria. E fa l’unica cosa vera e sensata: si affida a te, alla tua bontà, alla tua misericordia, alla tua tenerezza.
E tu fai di lui, che innocente non è, il primo cittadino del Paradiso.

Amen.