Udienza del mercoledì di Papa Francesco
Dedicata all’ultimo capitolo degli Atti degli Apostoli la catechesi del mercoledì che Papa Francesco ha tenuto il 15 gennaio. Il Papa ha chiuso un percorso richiamando il valore della Parola nell’annuncio missionario di San Paolo e quindi di tutti i cristiani.
«Il viaggio di Paolo», ha sottolineato, «che è stato un tutt’uno con quello del Vangelo, è la prova che le rotte degli uomini, se vissute nella fede, possono diventare spazio di transito della salvezza di Dio, attraverso la Parola della fede che è un fermento attivo nella storia, capace di trasformare le situazioni e di aprire vie sempre nuove. Con l’arrivo di Paolo nel cuore dell’Impero termina il racconto degli Atti degli Apostoli, che non si chiude con il martirio di Paolo, ma con la semina abbondante della Parola.
La fine del racconto di Luca, imperniato sul viaggio del Vangelo nel mondo, contiene e ricapitola tutto il dinamismo della Parola di Dio, Parola inarrestabile che vuole correre per comunicare salvezza a tutti». Una Parola che «corre» e che non teme la prigionia dell’uomo, che è efficace e feconda anche quando l’apostolo è in catene.
«Luca conclude la sua opera», ha aggiunto, «mostrandoci non la morte di Paolo ma il dinamismo della sua predica, di una Parola che ‘non è incatenata’ (2Tm 2,9) – Paolo non ha la libertà di muoversi ma è libero di parlare perché la Parola non è incatenata – è una Parola pronta a lasciarsi seminare a piene mani dall’Apostolo «con tutta franchezza e senza impedimento» (At 28,31), in una casa dove accoglie quanti vogliono ricevere l’annuncio del regno di Dio e conoscere Cristo.
Questa casa aperta a tutti i cuori in ricerca è immagine della Chiesa che, pur perseguitata, fraintesa e incatenata, mai si stanca di accogliere con cuore materno ogni uomo e ogni donna per annunciare loro l’amore del Padre che si è reso visibile in Gesù».