6 ottobre 2024: XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

LETTURE DEL GIORNO

A chi lo interroga sulla natura del matrimonio Gesù presenta il cuore della legge, risalendo all’origine: Dio ha pensato la coppia come una, indissolubile e aperta alla vita.

È una risposta intransigente, che non tiene conto delle fatiche relazionali che oggi si moltiplicano sempre di più, o rispecchia il vero bene dell’uomo, della donna e dei figli?  Una cosa è certa: essa è comprensibile soltanto dentro un contesto di fede. Chi crede, sa che la vita è sacrificio, è offerta di sé, è impegno e servizio: nel matrimonio come nella vita consacrata.

Qualcuno potrà dire: ma questo è eroismo! Certamente! Ma – pensiamoci bene – la vita non chiede a tutti, prima o poi, risposte di eroismo? Sopportare una grave malattia, non è eroismo? Seguire i figli nel rischioso cammino dell’educazione, non è eroismo? Affrontare la vecchiaia con sereno e reciproco rispetto, non è eroismo? Restare sereni davanti alla morte e davanti alle disgrazie, non è eroismo? E possiamo raccontare tante belle testimonianze di questo eroismo.

L’atteggiamento di accoglienza nei confronti dei bambini ci dice anche la grande pazienza e tenerezza di Dio nei confronti delle sue creature, soprattutto le più fragili. Nessuno quindi deve sentirsi condannato o discriminato, anche se ha compiuto degli errori e ne sta patendo le conseguenze. C’è sempre un abbraccio di misericordia e uno sguardo incoraggiante su tutto ciò che di positivo si va costruendo.

Alla luce di questo insegnamento, la Chiesa – come afferma Papa Francesco nell’esortazione apostolica sull’amore nella famiglia – intende presentare sempre l’ideale del progetto cristiano, ma vuole anche raggiungere le famiglie con umile comprensione per accompagnare ciascuna a scoprire  la via migliore per superare le difficoltà che incontrano sul loro cammino.