Il rapporto tra parrocchie nella comunità cristiana sinodale
Una “comunità cristiana sinodale” è composta da un gruppo di parrocchie geograficamente vicine, ciascuna con la propria identità e le proprie potenzialità o povertà. Una comunità cristiana sinodale ha un suo centro che di solito è anche il riferimento per la vita sociale, politica ed economica di quel territorio.
Ciascuna parrocchia viene salvaguardata, ma per molti aspetti si cammina insieme. Tutto quello che si può fare nella piccola parrocchia è giusto continuare a farlo, ma i cristiani hanno bisogno anche di un cibo spirituale che non può essere consumato nella piccola parrocchia perché non ci sono più le condizioni per poterlo fare.
Ci ha ispirato un principio caro alla dottrina sociale della Chiesa: la sussidiarietà. Il termine deriva dal latino “subsidium” (aiuto) che nella terminologia militare del periodo repubblicano romano indicava le truppe di riserva che dovevano intervenire in caso di necessità. Se le truppe che stavano combattendo non ce la facevano da sole, intervenivano, come aiuto, quelle di riserva. C’è l’idea precisa di una “supplenza”, non di un assorbimento né della distruzione delle possibilità dei singoli, dei gruppi e, nel nostro caso, delle parrocchie.
Se, per esempio, in una piccola parrocchia è possibile celebrare la messa con dignità e c’è la disponibilità di un presbitero, è doveroso celebrarla. Se si possono vivere dei momenti formativi o la catechesi dei piccoli, va fatto. Ma se questo non è possibile, o per farlo riduciamo la qualità delle nostre celebrazioni e attività, interviene l’istanza superiore, la comunità cristiana più ampia dove si può celebrare con dignità e offrire ai cristiani momenti formativi, una Caritas organizzata, occasioni per crescere nella fede e non solo per custodire qualcosa.
Potremmo dire che una comunità cristiana sinodale è una “famiglia di famiglie”. Le famiglie sono le piccole parrocchie dove si possono vivere legami forti e un senso di appartenenza attorno alla propria chiesa; la famiglia più grande mi regala tutto quello che non riesco a vivere nella piccola realtà.
Ciò che unisce una comunità cristiana sinodale non sono le affinità caratteriali o la simpatia; ciò che divide non possono essere i campanilismi molto forti nel nostro territorio. Ciò che ci unisce, ci rende fratelli e sorelle e ci permette di camminare insieme è la medesima fede cristiana. Camminare insieme come famiglia di famiglie è un segno che la fede e il vangelo sono significativi per la nostra vita e possono farci superare chiusure, autosufficienze, antiche divisioni e campanilismi.