NIENTE IN CAMBIO… SEDUTI ALL’ULTIMO POSTO

”Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto” – (Lc 14, 8)

Gesù si reca ad un banchetto organizzato da un fariseo: tale evento era sottoposto ad un rigido galateo, pertanto, Gesù coglie l’occasione per ribaltare il loro modo di pensare attraverso le parabole che fanno riferimento a Proverbi 25,6-7: “Non darti arie davanti al Re e non metterti  al posto dei grandi, perché è meglio sentirsi dire: “Sali quassù”, piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante”.
Al tempo di Gesù circolavano nel mondo rabbinico delle storie, fra cui una in particolare che suggeriva all’invitato ad un banchetto uno stratagemma per farsi grande di fronte al prossimo: sedersi due o tre posti più indietro rispetto a quello che gli spettava, in modo tale che, una volta arrivato l’organizzatore del banchetto, questi lo avrebbe fatto alzare, spostandolo in avanti, facendogli così fare bella figura.
Gesù vuole però ribaltare questa mentalità auto-affermativa, invitando ad essere umili (Fil 2,5-11).
Il peccato ci ha portato ad avere una tendenza “naturale” ad affermare noi stessi, cercando di rendere eterna e definitiva la nostra vita qui in questo mondo.
Gesù, invece, ci fa capire che dobbiamo cercare la vera gloria alimentando il meno possibile i desideri naturali che ci attanagliano, perché la natura porta alla morte, ma lo Spirito alla vita. Dobbiamo ascoltare lo Spirito Santo che vive in noi, il quale ci esorta a nutrire la vita vera, e non quella che finisce.
Tutto ciò si raggiunge solo attraverso la carità vera, gratuita, che ci spinge a fare qualcosa per il prossimo senza aspettarci niente in cambio.
Il Signore, quindi, ci invita a vivere sempre nella carità e nell’umiltà.