SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI E COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

  • La festa di Tutti i Santi, con celebrazioni simili nelle Chiese orientali fin dal IV e V secolo, potrebbe avere le sue origini nella Dedicazione della Basilica di S. Maria ad Martyres (il Pantheon) compiuta da Papa Bonifacio IV il 13 maggio  del 609. Il ricordo di questa solenne dedicazione si celebrava ogni anno a Roma con l’arrivo di numerosi pellegrini. Nell’835 la data risulta spostata al 1° novembre, forse a motivo dei lavori agricoli. Il significato di questa festa è quello di raccogliere “sub una solemnitate” (sotto un’unica solennità) la memoria e la venerazione verso tutti quei fratelli che ci hanno preceduto con il loro esempio e la loro santità e vivono ora nella gloria di Dio; fratelli e sorelle dai volti conosciuti e sconosciuti … parenti e amici … perché la santità “è affare di ogni battezzato … mio, tuo, di chi risiede nella “porta accanto”. Non solo del passato ma oggi. Ecco perché la solennità di Tutti i Santi è anche GIORNATA MONDIALE DELLA SANTIFICAZIONE UNIVERSALE.
  • In stretta dipendenza con la festa dei Santi, dal secolo XI si sviluppa nel Monastero di Cluny in Francia la Commemorazione di tutti i fedeli defunti il giorno seguente. Al “dies exsultationis” fa seguito il “dies orationis”. Lo stesso mistero (“Communio sanctorum”, cioè la comunione dei Santi) sollecita i fedeli anche alla preghiera di suffragio per i morti che ancora attendono la perfetta unione con Cristo.