GESU’ SOLIDALE CON I PECCATORI

“Sono io che devo essere battezzato da te, e tu vieni da me?” (Mt 3,14)

Sulle rive del fiume Giordano, Gesù si mescola alla folla dei peccatori che vanno a farsi battezzare da Giovanni. Sono uomini e donne coscienti di “non essere in regola”: hanno calpestato la legge di Dio, hanno commesso il male, hanno fatto porcherie, hanno deturpato se stessi e rovinato la vita degli altri. Ma ora prendono sul serio l’annuncio del profeta e hanno voglia di cambiare, di essere purificati, lavati nel profondo.

Ora avvertono di essere impresentabili davanti a Dio che vuole visitare e salvare  il suo popolo.

Cosa ci fa Gesù tra questa gente? Non viene a trovarsi in una situazione equivoca, in cattiva compagnia? Egli non ha commesso peccato, la sua fedeltà a Dio è a tutta prova. Non sarebbe conveniente che si tenesse alla larga dai peccatori?

Lo stesso Battista, vedendoselo davanti, non può fare a meno di reagire: “Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?”.

Ma la risposta di Gesù è pronta e sicura: questo è il piano di Dio! Questa è la logica di Dio che sposa non la via del successo, ma quella dell’amore.