Il senso della “Domenica della Parola”

Ce lo spiega il nostro vescovo Adriano in un articolo pubblicato su “Nuova Scintilla”.

Ne riportiamo alcune parti (La “Domenica della Parola di Dio” è stata istituita da Papa Francesco con la Lettera Apostolica “Aperuit illis” e si celebrerà ogni anno la Terza Domenica del Tempo Ordinario).

Il Papa, con la proposta della “Domenica della Parola”, vuole richiamare a tutta la Chiesa il primato della Parola quale nucleo portante e riferimento costante di tutta l’azione pastorale. La fede nasce dall’ascolto attento della Parola ed esprime la risposta personale alla Parola. E’ nell’orizzonte della Parola di Dio che vanno compresi gli avvenimenti e vissute le situazioni personali, ecclesiali e sociali.
Ma per fare questo occorre imparare ad ascoltare la Parola di Dio attraverso un esercizio che non potrà essere improvvisato. Occorre mettersi alla “Scuola della Parola”, attraverso l’esercizio della “lectio divina”, cioè attraverso l’incontro frequente e serio con la Parola di Dio meditata e pregata. Dobbiamo riconoscere che il primato della Parola oggi non è vissuto nelle nostre comunità e che la nostra vita è ancora lontana dall’essere “nutrita e regolata dalla Parola di Dio“.

Facciamo più riferimento ad alcune buone abitudini, a credenze religiose e a norme morali ricevute che non alla Parola di Dio, quale nostro vero sostegno e conforto che ci illumina sul “vero Dio” e la vera vita cristiana (… ) E’ accogliendo la Parola di Dio che diventiamo comunità autenticamente cristiane che trovano in essa le ragioni della comunione che nasce dal contatto vivo ed immediato con Cristo stesso, Parola vivente del Padre, fonte della comunione”.