“Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. Matteo 4,19
Un annuncio comincia a percorrere la terra di Israele. Un annuncio di gioia, un “vangelo” che cambia la vita se viene accolto totalmente, con fiducia smisurata. Ecco perché Gesù nel portare questa “buona notizia” chiede la conversione.
E’ richiesto un cambiamento: il cuore, l’intelligenza e la volontà sono chiamati ad abbandonare i loro comportamenti e atteggiamenti di prima e ad assumere la novità fino in fondo, senza resistenze.
Questa conversione non è facile: accogliere il nuovo non è mai stato facile, perché tutti in fondo finiscono con l’adattarsi al loro guscio un po’ tiepido, alle loro decisioni scontate, alle loro mezze verità.
La conversione che Gesù chiede comporta l’essere disposti a mollare tutto, a bruciare tutto ciò che sta alle spalle, ponendo tutta la fiducia nel futuro che il Signore disegna con la sua parola e i suoi gesti.
Gesù cerca collaboratori disposti ad affrontare i sentieri stretti e ripidi che si devono percorrere per donare a tutti la salvezza.
Cerca pescatori di uomini! Cosa avranno capito i primi, chiamati a lasciare tutto per seguirlo?
Si intendevano di reti, di barche, di pesci, di correnti e di burrasche … pescare uomini non è la stessa cosa che pescare pesci.
Eppure non ci pensarono su molto e il loro stacco fu molto deciso. Non potevano immaginare che stavano affidando la loro vita a Gesù.
E lui li avrebbe condotti sulle strade del mondo, a seminare il Vangelo nei solchi della storia.