MESSAGGIO DEL VESCOVO DI CHIOGGIA MONS. ADRIANO TESSAROLLO SU QUESTO PARTICOLARE INIZIO DELLA QUARESIMA 2020

Marzo 2020: un inizio di Quaresima tutto particolare

“Cercate il Signore mentre si fa trovare, invocatelo mentre è vicino…” (Is 55,6). “Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il tempo della salvezza” (2Cor 6,2).
Papa Francesco ci ricorda che “il tempo è superiore allo spazio” (EG 222) e che bisogna occuparsi di “iniziare processi…” (EG 223). Prendo spunto da queste quattro espressioni per invitarvi ad accogliere lo stimolo che ci viene dall’attuale situazione che ci fa iniziare la Quaresima senza la celebrazione del rito delle ceneri e senza le sante messe nella prima domenica di Quaresima. Non dobbiamo pensare che questo ci esoneri dal cercare il Signore nella preghiera, perché egli è vicino e si fa trovare ogni volta che “entriamo nella nostra camera, chiudiamo la porta e preghiamo il Padre” (Mt 6,6) e anche ogni volta che, come dice Gesù, “due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20). Proviamo a puntare lo sguardo sullo stimolo che ci viene da questa situazione. Da tanto tempo abbiamo capito che la famiglia deve essere la prima scuola e il primo luogo di preghiera. Da tanto tempo si parla di famiglia ‘piccola Chiesa’, di ‘Chiesa domestica’. Possiamo provare a vivere questa realtà in questa occasione, magari anche con i fratelli o figli che partecipano poco alla celebrazione eucaristica nel giorno del Signore? Potrebbe essere l’opportunità di iniziare un processo che abbia un seguito nel fare delle nostre famiglie luoghi di pratica e di educazione alla preghiera, che avrà poi nella comunità eucaristica domenicale il suo culmine. E se ci capita oggi di non poterci radunare nei grandi spazi delle nostre chiese, cerchiamo di trovare il tempo congruo e prolungato di riunirci nelle nostre case in preghiera. Gli strumenti non ci mancano. E finalmente ascoltiamo in famiglia la Parola di Dio, parliamo tra di noi famigliari della nostra fede, verifichiamo come viviamo le nostre relazioni, domandiamoci e doniamoci il perdono, ringraziamo il Signore insieme per le cose buone che viviamo in famiglia, invochiamo insieme il Signore per le necessità di ciascuno di noi. Allora non avremo bisogno della preghiera preparata e letta da altri, ma in famiglia faremo uscire dal cuore di ciascuno le invocazioni di aiuto e i sentimenti di ringraziamento. Forse sperimenteremo anche la fragilità o anche la mancanza di una fede personale e allora senza paura mettiamo nelle nostre labbra la preghiera del vangelo “Credo, Signore, ma tu aiuta la mia incredulità!” (Mc 9,24). In famiglia diventa più significativo l’abbraccio di pace e di riconciliazione e la preghiera del ‘Padre nostro’ tenendosi per mano. Non è mai troppo tardi per cominciare. Trasformiamo questa speriamo momentanea emergenza in una opportunità troppo spesso o quasi sempre oggi trascurata.

Buona Quaresima 2020, con la speranza e la gioia di ritrovarci insieme a pregare nelle nostre chiese, imparando a pregare sia in famiglia che in chiesa.

+ Adriano Tessarollo