- Una corona di luce
Quattro candele che segnano le settimane che ci preparano al Natale (venerdì 25 dicembre).
La prima è in onore al profeta Michea che predisse la nascita di Gesù.
La seconda è detta “di Betlemme”, terra dove nacque il Salvatore.
La terza è dedicata ai pastori, gente umile e semplice a cui è stata rivelata la venuta del Messia e il luogo della sua nascita.
La quarta è quella degli angeli, i quali cantarono al mondo la venuta del Cristo (Gloria et Pax). - Il presepio
Attraverso immagini e statuine vogliamo riflettere sull’evento accaduto venti secoli or sono, ma sempre presente, quando Gesù, il Messia e Salvatore, è entrato visibilmente nella Storia degli uomini. Egli afferma: “Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno” (Gv 6,38-39).- Il presepio nella chiesa di san martino:
La grande tenda, che copre il secondo altare a sinistra di San Martino, è il segno inequivocabile che è iniziato l’allestimento del presepio.
Anche quest’anno la squadra dei “presepari” – che ringraziamo di cuore – si è resa disponibile a realizzare quell’opera d’arte che è il presepio.
Rappresentare la natività di Gesù significa guardare ancora con stupore quell’evento che continua a segnare la storia di ciascuno di noi e del mondo intero.
- Il presepio nella chiesa di san martino:
- L’albero
Segno del legno della Croce al quale fu appeso Gesù, il Salvatore del mondo.
La Croce è il “trono” che manifesta la regalità di Dio Amore.
Gesù è “l’albero” della vita che ha sconfitto il Male e la morte: “Tutto il mondo giace sotto il potere del Maligno” (1GV 5,19), ma “il Figlio di Dio si è fatto uomo per distruggere le opere del diavolo” (1Gv 3,8).