“Tu sei il Cristo“. Come faro in mezzo al mare si accende la risposta di Pietro alla domanda che Gesù rivolge a bruciapelo ai suoi discepoli: “Ma voi, chi dite che io sia?“. Mai nessuno fino a quel momento aveva osato tanto. Dire: “Tu sei il Cristo” a Gesù significava sbilanciarsi assolutamente a suo favore; riconoscere in lui – maestro sì, ma dalle umili origini – il Messia promesso, il Figlio dell’Altissimo.
Pietro dice una cosa vera di Gesù, ma dirla non basta. Gesù, infatti, imponendo severamente il silenzio, educa i discepoli a seguire lo svolgimento di quanto Pietro ha affermato, ad attenderne con pazienza e fiducia il compimento.
“Tu sei il Cristo” non è, quindi, un punto di arrivo, la dichiarazione finale con cui chiudi definitivamente il discorso su Gesù; è invece un punto di partenza. Se Gesù è il Cristo – e quest’affermazione non è lettera morta sulle tue labbra –, tu non rimani semplicemente quello che sei. Se per te Gesù è il Cristo, c’è una specie di “spostamento d’aria” che ti atterra; un vento impetuoso che scompiglia pensieri, desideri, scelte, criteri di giudizio; una Parola che non puoi più non ascoltare.