I 100 ANNI DI FORTUNATA TIOZZO

Riportiamo volentieri alcune note biografiche della signora Fortunata scritte dalla nipote Alessia in occasione del 100° compleanno della nonna.

Il 25 gennaio 1919 nasceva Fortunata Tiozzo Caenazzo, due occhi azzurri e vivaci, una donna immutata, come la sua Fede e come la sua laboriosità. Nata sulle ceneri della prima guerra mondiale, porta il nome del giovanissimo zio Fortunato disperso in guerra. Una vita dedicata al lavoro sugli orti, proviene da una famiglia di poveri ortolani e assieme al marito Dante decide di investire nel turismo, fondando nel 1959 l’albergo “Fortuna” in una operazione che sembrava quasi un azzardo per l’epoca, ma che ha poi dimostrato di essere stata lungimirante, cambiando il volto della nostra città. Fortunata è una donna profondamente devota, ha sempre sostenuto la parrocchia con una predilezione tutta speciale per la Vergine Maria; tappa fissa del pellegrinaggio mariano del mese di maggio è l’albergo Fortuna, il primo giorno di Rosario, così come lei ha sempre desiderato. Fortunata gode dell’amore di una moltitudine di discendenti: 10 nipoti, 20 pronipoti e 1 trinipote. Vanta una memoria straordinaria, recita a memoria le nozioni apprese al catechismo (“a la dotrina”) e le poesie imparate in prima elementare, unica scuola frequentata per la necessità di lavoro della sua famiglia (ricorda sempre la visita della maestra che sollecitò la famiglia a farle proseguire gli studi, ma le necessità economiche glielo impedirono). La nonna è legata ai nostri ricordi di gioventù, ci accompagnava in chiesa insegnandoci le preghiere di quando era fanciulla, narrandoci le storie dei santi, sempre con il rosario tra le mani, sferruzzando maglioni per ogni nipote e sussurrando l’Ave Maria.

Ringrazieremo il Signore per la Grazia concessa alla nonna Fortunata di una vita lunga e di una fede solida, partecipando alla celebrazione della S. Messa domenica 27 gennaio alle 10.00 presso la chiesa della Madonna di Lourdes: la sua testimonianza di pura fedeltà e di amore incondizionato verso Cristo e verso il prossimo è per tutti noi un dono e una responsabilità.