Lunedì 25 giugno alle ore 21.00 nel Santuario della Navicella il Vescovo celebrerà la S. Messa, insieme con i sacerdoti.

I documenti storici ricordano che nel pomeriggio del 24 giugno 1508 si scatenò un violento uragano. Si pregava nelle case, i pescatori in mare lanciavano grida disperate. Verso sera l’uragano si placa e un vecchio guardiano di viti, Carlo Baldissera Zalon, esce ad osservare i malanni del tremendo temporale. Una voce lo chiama dalla spiaggia; vede una maestosa Signora vestita di un manto nero, seduta su un tronco d’albero sospinto sulla spiaggia dalle onde. Dice che è amareggiata per le profanazioni del giorno festivo, per il vizio della bestemmia e la pratica di una sfacciata immoralità. Chioggiotti e marinanti devono convertirsi! Prima di scomparire su una navicella poco distante dalla spiaggia, gli si mostra con il Figlio morto sulle ginocchia. Sul luogo viene subito edificata una piccola cappella in legno e, in seguito, una chiesa, consacrata nel 1585. Distrutta in epoca napoleonica, viene ricostruita e consacrata nel 1958.